venerdì 30 aprile 2010

QUALE FUTURO PER LA SANITÀ TERRITORIALE?



Come salvare le Unità Territoriali di Assistenza Primaria U.T.A.P.


Discutiamone con Ezio BELTRAME
Assessore alla Sanità della Giunta Illy

Con la partecipazione dei Medici di Medicina Generale
Alla presenza dei Rappresentanti delle Istituzioni




GIOVEDI’ 6 MAGGIO 2010 - Ore 20.30
Teatro “PILEO” – Via C. Battisti
PRATA DI PORDENONE



lunedì 26 aprile 2010

Perché ScopriAMO PRATA ? (Periodico del Partito democratico di Prata di Pordenone)


Con questo primo numero di ScopriAMO PRATA il circolo pratese del PD riprende, assumendosene la piena responsabilità, una tradizione di informazione che, attraverso varie testate, ha decenni di vita nel nostro comune. Una tradizione che è sempre stata curata da chi, in un modo o nell’altro, rappresentava, e rappresenta, la minoranza: minoranza politica o minoranza culturale che sia, da oltre quarant’anni sempre a questa è toccato, a Prata, il compito di informare. E basta questo a definire quanto sia delicato il momento che stiamo vivendo e quanto problematico sia il tema dell’informazione.


Troppi meccanismi, in una società che vorrebbe definirsi democratica, avvengono in luoghi e modi che sfuggono al controllo dei cittadini, troppe cose sono coperte da tecnicismi incomprensibili ai più, troppe decisioni maturano in ambiti ristretti e pongono la collettività davanti al fatto compiuto.
Con cittadini non informati, anche il rito elettorale rischia di diventare la maschera di un regime: l’abolizione del suffragio universale, praticato dalle dittature del secolo scorso, non è più necessario quando si possono controllare, con un’informazione pilotata, le opinioni e magari anche le coscienze.
Con la politica ridotta a tifoseria, l’adesione è preventiva, a prescindere da programmi e perfino da fatti: e forze politiche che negli ultimi sedici anni sono state al governo per quasi dieci, possono ancora presentarsi come nuove e addebitare agli “altri” i magri risultati di questa Seconda Repubblica.

Riprendendo in mano questa quarantennale tradizione di informazione, il PD di Prata vuole anche rinnovarla. Il nostro non sarà solo uno strumento di informazione locale, né si chiuderà nella polemica di paese. Eredi della miglior cultura politica del Novecento, sappiamo che le nostre vicende sono parte di un flusso storico che investe tutta l’umanità: e questo molto prima della globalizzazione. Per questo diremo la nostra anche su problemi di carattere generale, che toccano la politica nazionale, al di là della contingenza.
Né scadremo nella tifoseria: non saremo contro a prescindere. Il recente voto sul piano delle opere pubbliche, che ha visto i voti del PD consentirne l’approvazione nonostante le divisioni della maggioranza, ne è una riprova. Nessun preconcetto e nessuna discriminazione, sperando anche noi di non essere discriminati.

GOVERNO PRODI: NON E' TUTTO DA BUTTARE


A sentir parlare i politici di destra negli ultimi anni il centrosinistra non è stato capace di fare quelle riforme che da molto tempo promette e sembra mai mantenere.
Nella realtà qualcosa di buono è stato fatto per le tasche dei consumatori che in molti casi devono fare ben i conti a fine mese e tirare la cinghia quotidianamente.
A seguito di una delle famose lenzuolate di Bersani infatti il governo Prodi ha dato il via alla liberalizzazione del mercato dell'energia. Non sono parolone!
In sostanza tutti abbiamo la possibilità di comprare l'energia elettrica ed il gas non più solo dalle ditte monopolistiche (ENEL ed ENI) ma anche da altre società, che negli anni stanno diventando sempre più numerose, che come per la telefonia hanno offerte e proposte economiche.
Questo sistema, se ben controllato, permette la libera concorrenza tra le varie aziende a beneficio del consumatore che può riuscire, informandosi, a risparmiare dei soldi a fine anno sull'utilizzo del gas e dell'energia elettrica. Naturalmente nel decreto è ben chiaro e specificato che i due beni (gas ed energia) sono indispensabili e quindi si deve garantire il loro utilizzo in ogni caso all'utente. Questo per evitare che per cavilli burocratici l'utente finale si trovi al buio o al freddo per giorni senza sapere chi ringraziare. E' dovere e convenienza di ogni cittadino informarsi sui propri diritti come consumatore e in ogni caso si può far riferimento alle numerose associazioni di consumatori per consigli o consulenze.
Quindi lasciate da parte la pigrizia ed informatevi , fate i conti con le vostre tasche, pensiamo che ad ognuno di noi stiano meglio i soldi in tasca propria.



LA CRISI C'E' ANCHE DA NOI


In questo momento i posti di lavoro vengono a mancare, crolla un pilastro della Costituzione, con il conseguente impoverimento del paese.
La crisi sta causando grosse difficoltà in tutti i settori: sono colpite le piccole imprese, i terzisti e gli artigiani, costretti ad una battaglia quotidiana per cercare di sopravvivere.
Che dire del pubblico? Ad esempio nel mondo della scuola sono stati cancellati migliaia e migliaia di posti di lavoro a discapito delle famiglie: non si può pensare di avere una buona istruzione per i propri figli con classi sovraffollate ed insegnanti precari che cambiano ogni 2 mesi.
Ciò che purtroppo peserà drammaticamente sono i posti di lavoro persi per le delocalizzazioni. FIAT, ALCOA, OMSA... in Italia ovunque aziende chiudono stabilimenti e riducono personale.
Alle delocalizzazioni non e’ immune la nostra provincia: in Electrolux si e’ passati da 9 linee di montaggio per una produzione di 2.500.000 apparecchiature a 5 linee di montaggio per una produzione sulla carta di 1.500.000 di lavatrici di cui si riuscirà forse ad arrivare a 1.200.000.
Nel giro di un anno Porcia perderà circa 600 posti lavoro senza alcuna possibilità di recupero.
Altre delocalizzazioni in provincia hanno colpito l'Ideal Standard a Zoppola e Luvata a San Vito, altre centinaia di posti di lavoro persi.
Nella zona del mobile non stiamo molto meglio: le aziende chiudono stabilimenti e riducono il personale anche a Prata, Pasiano, Brugnera e Sacile.
Perché la delocalizzazione colpisce così duramente l'Italia e ormai anche da noi?
Siamo il paese con i salari più bassi in Europa e con il costo del lavoro più alto. Le aziende se ne vanno dove incontrano maggior redditività.
Il problema del costo del lavoro deve risolverlo la politica! Creando condizioni tali da rendere appetibile investire in Italia.
L’ultimo governo Prodi era andato incontro su questa direzione con la diminuzione del cuneo fiscale; l'idea era ridurre le tasse sul lavoro, poi il governo è caduto.
Cosa sta facendo l'attuale governo? NULLA di NULLA e chi e' coinvolto nella crisi e' lasciato solo! La vecchia politica degli incentivi che fa tirare il fiato per un mese o due, poi la crisi si ripresenta. Si sprecano parole, si invita all'ottimismo, ma continuare ad aspettare che la nottata passi... poi forse sarà troppo tardi.



SCUOLE DI VILLANOVA: E' TEMPO DI SCEGLIERE


Le scuole di Villanova hanno causato anche una mini-crisi di governo nel nostro comune con sospensione di due settimane del vice-sindaco.
Al Partito Democratico le beghe interne della maggioranza francamente non interessano.
Ci interessano le soluzioni per i cittadini.
La questione è semplice: per costruire le nuove scuole i fondi regionali promessi dalla Destra (Lega e PdL) ci sono o non ci sono?
Per quest'anno non ci sono, è un dato di fatto.
Se ci sono i fondi: bene! Diamo massima priorità alla costruzione delle nuove strutture.
Se non ci sono (e non ci saranno) i fondi per la costruzione delle nuove scuole, come sembra, che si fa?
La risposta ci sembra logica: si cerca di mettere a norma la struttura che esiste, la si migliora.
Servono sicuramente meno denari di quelli che servono a creare un nuovo complesso.
Le aule saranno delle semplici stanze, senza grandi pretese, ma riteniamo che la bontà delle scuole la facciano la capacità e l'impegno degli insegnanti, non di certo l'architettura moderna degli edifici.
Cosa ha scelto la nostra amministrazione invece? Ha scelto di non scegliere.
Ha spostato in avanti di un anno la realizzazione delle nuove scuole, lasciando le vecchie nelle condizioni in cui sono.
Il prossimo anno le finanze della Regione saranno certamente ancora più magre.
Gli “amici” in Regione potranno dare ancora meno una mano. Si continuerà a promettere, promettere, promettere?
Lo diciamo in tutta onestà e coscienza, se non ci sono i milioni di euro per costruire le nuove scuole, cerchiamo di investirne qualche centinaio di migliaia per mettere a norma le esistenti ed accantoniamo definitivamente progetti faraonici.
In altre parti d'Italia nel passato in caso di terremoti ci sono stati crolli proprio di scuole elementari, con drammi... pensiamoci affinché non succeda anche da noi.
I vecchi edifici non saranno il massimo, ma sistemati possono essere dignitosi e soprattutto sicuri.



GRAZIE ALLA LEGA SIAMO TORNATI A FARE LA CODA DAI MEDICI


Possiamo ben parlare dell'argomento perché come lista civica Cambiare Insieme siamo stati gli UNICI a portare la difesa dell'UTAP in consiglio comunale, con diverse interrogazioni ed una mozione.
Sapevamo che la Lega Nord subito dopo la vittoria alle Regionali aveva cominciato un'opera di cancellazione delle riforme della giunta Illy, soprattutto quelle più azzeccate, tra cui le UTAP.
I cittadini di Prata stavano apprezzando il progetto dell'Azienda Socio-Sanitaria 6 finanziato dalla Regione che riguardava i medici di base.
Niente più code dal dottore! Fantastico!
Orari estesi e più favorevoli a chi lavora!, mentre prima, per andare dal medico, doveva chiedere permessi con conseguenti costi indiretti per dipendente ed azienda. Possibilità di prenotare la propria visita e/o la ricetta! Il medico di base anche il sabato mattina!
Nonostante le dichiarazioni d'intenti del nostro sindaco, l'ha spuntata l'arroganza leghista.
Il giorno dopo il voto unanime in consiglio comunale, su una nostra mozione che chiedeva di collaborare con i medici per migliorare il servizio UTAP, il nostro vicesindaco leghista è andato a consegnare ai consiglieri regionali del suo partito una petizione con 200 firme circa che chiedeva di far tornare i medici negli ambulatori delle frazioni e quindi significava CHIUDERE L’ UTAP!
Queste prese di posizione del capo leghista pratense sono state clamorosamente smentite da ben due sondaggi fatti ufficialmente dall’amministrazione comunale.
I risultati di detti sondaggi sono stati abbondantemente favorevoli all’UTAP.
Citiamo pochi dati, ma significativi, per far comprendere quanta positività ha portato l’operatività dell’UTAP di Prata dal 3 giugno 2008 giorno della sua nascita:

Tempo attesa visita medica e/o rinnovo ricetta circa 7 minuti contro la media di 90 minuti prima dell’UTAP;
300/400 pazienti al mese fanno ricorso all’assistenza di altro medico presente all’UTAP in orario diverso da quello del proprio medico;
70/80 accessi al mese il sabato mattina:
Incremento di circa 600 accessi/mese mettendo a confronto gennaio 2010 rispetto a gennaio 2007.

Ora, trattandosi di stanziamenti per Prata di circa 24.000 €/anno, 3€ per abitante, qualunque sia la responsabilità della soppressione del servizio, facciamo in modo insieme affinché una volta ripristinato torni a funzionare al meglio. I medici hanno dimostrato senso di responsabilità. Ognuno faccia la propria parte: il Sindaco assieme ai suoi colleghi faccia pressione sulla Giunta Regionale, i consiglieri comunali dei vari schieramenti politici interessino i propri referenti in consiglio regionale affinché l’ASS6 abbia i fondi per sostenere il servizio.

BUGIARDI (SULLE TASSE)


Una delle promesse che ci erano state fatte in campagna elettorale e che quotidianamente sentiamo ribadire come mantenute dal governo di centrodestra in carica (ma anche da quello che governa il nostro Comune) è che questi non avrebbero messo le mani in tasca ai cittadini e che anzi avrebbero ridotto le tasse ed i costi dei servizi pubblici. Bugiardi! È esattamente il contrario. Volete qualche esempio?
I diritti che il nostro Comune chiedeva per un certificato di destinazione urbanistica (che, per i non addetti, è un certificato che attesta se un’area è edificabile o meno) tre o quattro anni fa erano di 5,00 Euro. Ora lo stesso certificato mi costa di diritti 15,00 Euro (con un aumento del 200%) oltre a 29,24 Euro di marche da bollo, per un totale di ben 44,24 Euro.
Altro esempio. Tariffe mensa scolastica aumentate. Così si tutela la famiglia?
Altro esempio. Oneri cimiteriali aumentati. Una bella tassa sul caro estinto?
Altro esempio. Dalla tabella che pubblichiamo sotto da quest’anno sono aumentati i valori di riferimento delle aree fabbricabili per il calcolo dell’ICI. Questo vuol dire che per un’area fabbricabile di 1.500 mq. in zona di completamento estensiva (B2) per la quale fino allo scorso anno pagavo Euro 179,00 di imposta ICI in qualunque parte del Comune si trovi quest’area fabbricabile, nel 2010 pagherò:
- se abito a Prata Centro Euro 544,00 con un aumento del 204%!
- se abito a Prata di Sopra, Puja o Villanova Euro 495,00 con un aumento del 177%!
- se abito a Peressine o Ghirano Euro 445,00 con un aumento del 149%!

giovedì 22 aprile 2010

A difesa dell'acqua pubblica


Il Partito democratico, a livello nazionale e regionale, si è mobilitato nelle sedi istituzionali, con le associazioni e tra i cittadini, per opporsi allo scempio che il Governo vuol fare di un bene essenziale.
Intendiamo proseguire questa battaglia attraverso un progetto complessivo di riforma della legge e una petizione popolare, ma vogliamo che la nostra proposta sia costruita con un percorso partecipato che coinvolga il partito, i gruppi parlamentari, gli eletti, gli amministratori locali, gli iscritti e i simpatizzanti.
Al contempo, guardiamo con estrema attenzione alle iniziative promosse dal forum sull'acqua pubblica, che tra pochi giorni inizierà a raccogliere le firme a sostegno del referendum contro la privatizzazione dell’acqua. A partire da sabato 24 aprile, infatti, in tutta Italia moltissimi comitati si attiveranno per sensibilizzare i cittadini e raggiungere così le 500 mila firme necessarie.
(maggiori informazioni per i contatti territoriali suwww.acquabenecomune.org)
"L'acqua non si vende"

Festa del Tesseramento 18.04.2010

È il giornalino “ScopriAmo Prata” la novità presentata alla festa del tesseramento del Partito democratico. Alla pizzeria Pulcinella di Villanova è stato tenuto a battesimo il nuovo organo informativo dei democratici di Prata che sarà distribuito casa per casa nei prossimi giorni. Il segretario di circolo, Moreno Puiatti, ha ricordato alcuni valori fondamentali di civiltà del partito. «Siamo quelli che vogliono che il figlio dell’operaio abbia le stesse possibilità di fare il medico o l’avvocato del figlio del professionista - si è espresso il segretario di circolo Moreno Piatti, ricordando alcuni valori fondamentali - Vorremmo evitare che la forbice tra chi ha tanto e chi ha poco cresca sempre di più, si sta vedendo che la classe media diventa classe povera, le politiche di centro-destra sul sociale temiamo che colpiscano chi lavora e arricchiscano chi vive di rendita, soprattutto in questo momento di crisi. Per questo difendiamo la scuola pubblica e i servizi per i cittadini dai tagli, sono questi e non l’immigrato a togliere qualcosa al tenore di vita dei cittadini italiani, ha ribadito il segretario del circolo di Prata». Alla festa del tesseramento ha partecipato anche la segretaria provinciale Francesca Papais, la quale ha ricordato l’impegno del Pd a livello provinciale e regionale contro la privatizzazione dell’acqua. Tra le prossime attività in cantiere si è proposta una serata aperta alla cittadinanza col sindaco, i medici e gli amministratori regionali e dell’azienda sanitaria per tentare di ripristinare il servizio di prenotazione delle visite dell’Utap. Sul tema in consiglio comunale sono intervenuti più volte i rappresentanti della lista civica Cambiare Insieme, il cui capogruppo è il democratico Maurizio Vecchies.