mercoledì 29 settembre 2010

DALLA PROVINCIA: L’inceneritore raccoglie solo no

Zanin (Pd): manca il piano e anche i rifiuti


Sul caso inceneritore a San Vito, è del tutto evidente che siamo all’ennesima contraddizione del centrodestra: a Trieste in Regione si pensa una cosa, mentre a Pordenone in Provincia si ragiona in direzione opposta. Perché? I dati a disposizione sono forse diversi, oppure ci sono convenienze viste da Trieste che da Pordenone non si riescono a percepire? Di quali convenienze si tratta? In questa confusione, la medesima dentro cui sta affondando il governo nazionale, i cittadini della regione aspettano ancora una volta di conoscere quale sia la capacità di governo tanto proclamata. Una capacità che deve fare i conti con i dati concreti e non con pressioni e opportunità che poco hanno a che fare con il bene comune.
Un primo dato di verità è che il piano regionale dei rifiuti è ancora molto lontano dal suo punto di arrivo e quindi ciò che vi si prevede al momento è del tutto modificabile, compresa la realizzazione di nuovi inceneritori su cui gli uffici provinciali competenti da parecchi mesi hanno espresso un chiaro parere contrario. Un secondo dato è che riemerge il nervo scoperto per la Provincia, che a causa del conflitto di interessi legato alle quote Atap, non può esercitare le sue prerogative in materia di rifiuti. In terzo luogo la pianificazione richiede il conforto di dati e questi dicono con chiarezza che i rifiuti, grazie allo sforzo dei cittadini per la raccolta differenziata spinta, stanno velocemente diminuendo. Siamo perciò sulla strada giusta. Il dato è particolarmente evidente nel territorio pordenonese, che non avrebbe dunque ragione di vedere installata sul proprio territorio una servitù non necessaria. Si tratterebbe viceversa di un impianto che per ottenere risultati economici avrebbe bisogno di bruciare rifiuti provenienti da fuori regione. In pratica ai bravi cittadini sanvitesi, come scandaloso premio per la bravura nella differenziata toccherebbe di subire un aumento del traffico dei camion e di respirare l’aria prodotta dall’inceneritore. Una proposta come si capisce del tutto irragionevole. Al centrodestra non bastano le giuste polemiche dei cittadini per il caso di Fanna? Occorre ‘appiccare fuoco’ da altre parti? Quel che i sanvitesi si attendono da Regione e Provincia è ben altro: la circonvallazione per prima cosa. La piantino dunque di perdere tempo, perché a San Vito si è stufi del fumo e si attende l’arrosto!

domenica 26 settembre 2010

Convocazione del C.C. del 30.09.2010


Il Consiglio Comunale è convocato in seduta pubblica ordinaria di 1° convocazione, presso la Sede Comunale, il giorno 30 Settembre 2010 alle ore 20:00, per trattare il seguente:

ORDINE DEL GIORNO



1. Lettura ed approvazione verbali della seduta consiliare del 28.07.2010 dal n. 32 al n. 38 compreso;
2. Interrogazione presentata dal gruppo consiliare “Cambiare Insieme” sullo stato dei finanziamenti regionali al Comune di Prata di Pordenone;
3. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica del permanere degli equilibri generali di bilancio. Esercizio 2010 (Immediata esecutività);
4. Ratifica delibera giuntale n. 107 del 16.09.2010 “Variazione al bilancio di previsione ed al PRO 2010”; 5. Comunicazioni del Sindaco.

giovedì 23 settembre 2010

Lerner: "Il federalismo della lega? Solo propaganda"

Un sindaco leghista rivendica una malintesa autonomia. Oggi com'è la Lega? Federalista a parole o anche nei fatti?
La Lega ricorda la vecchia forma del partito comunista Bolscevico. La struttura del partito è centralista e non federale nelle decisioni da prendere al suo interno. La linea politica è data un piccolo gruppo che ruota intorno a Umberto Bossi che ha l’idea di Padania come regione, anzi come una nazione diretta da un partito unico che impone i sui simboli alla cosa pubblica. Come ha spiegato Luca Ricolfi adopera il federalismo solo come espediente propagandistico. Infatti questa estate la Lega sarebbe voluta andare al voto. Ovvero per aumentare seggi e poltrone era disposta a mandare in aria i decreti attuativi del federalismo. Decreti che sono aleatori e lontani dal dare vantaggio alle aree del nord e alle persone. Ma non è possibile un federalismo a costo zero, loro sanno bene che il federalismo è la propaganda di un partito centralistico.

I cittadini del nord si devono sentire traditi dal fatto che il governo ha promesso tanto e mantenuto poco?
I cittadini del nord vivono una condizione schizofrenica. Sono governati con continuità da vent’anni dalle stesse persone. Chi li governa adopera la televisione per presentarsi anche come oppositore. Non solo i leghisti, anche Berlusconi ha impostato tutto sul fatto che gli è impossibile realizzare qualcosa di buono perché osteggiato da giudici e da vecchi poteri. Negli ultimi 9 anni 7 sono stati governati da Berlusconi: il dubbio che inizia a serpeggiare è che sono degli incapaci ma, soprattutto al nord, i cittadini non vedono ancora una alternativa.
Purtroppo il Pd a volte ha pensato di inseguire la Lega sul suo terreno: ad esempio Penati era favorevole alle ronde civiche. Con le imitazioni della retorica pseudo federalista, non si va da nessuna parte. Ho invece la convinzione che il PD possa crescere al nord. Lo farà contrapponendosi su valori e idee in una battaglia culturale alternativa a quella della Lega.

sabato 18 settembre 2010

Pacchetto sicurezza targato PDL


L'ULTIMA TROVATA TECNOLOGICA DEL NOSTRO SINDACO IN FATTO DI SICUREZZA

DOPO LA PRESENTAZIONE ALLA SAGRA DI VILLANOVA PROSSIMAMENTE VERRA' PRESENTATA A PRATA DI SOPRA COMUNICHEREMO DATA E ORARIO

ORA SIAMO IN BUONE MANI!!!!!

Le auto-celebrazioni della Giunta Belfanti

Ultimamente nei giornali non passa settimana che la giunta del nostro comune compaia in qualche articolo auto celebrativo e così, ci ritroviamo a vedere il nostro sindaco che vince i match di ping pong o che si annuncino 4 volte le scuole di Villanova, 3 Volte il Palazzetto, si inauguri 3 volte il nuovo campo sportivo, si dia come già per realizzato il parco pubblico e si presenti una variante alla viabilità della zona industriale come “strada del mobile” e soluzione ai problemi di viabilità del nostro comune.


Ma della crisi, delle nostre fabbriche, della cassa integrazione perché non parlano mai? Perché a bilancio fanno fatica ad inserire delle voci di aiuto ai cittadini del comune in difficoltà? (l'ultima volta si sono affidati alla buon anima di cittadini più facoltosi) Forse è più facile annunciare e farsi finanziare dagli “amici” delle opere monumentali. Di fognature, ampliamento dell'acquedotto non sanno neanche che dire... sono sotto terra non le hanno mai viste! Eppure sono anni che non si fa più nulla, dobbiamo arrivare all'emergenza per occuparcene?


Forse è meglio che questi signori rimettano i piedi per terra, è facile essere auto celebrativi quando la gente si fida ciecamente, ma prima o dopo la gente si accorgerà che è stata presa in giro...


sabato 11 settembre 2010

Ecco il MORALISMO della Lega Nord

E' giusto attendere che chi di dovere faccia le verifiche del caso ma la vicenda che ha coinvolto Ballaman, già deputato per tre legislature e questore della Camera della Lega Nord, ha messo alla luce ciò che di peggio si poteva trovare in un partito che si è sempre dichiarato pulito e onesto nei confronti dei contribuenti... roba da vecchia politica.

"C'era da andare a prendere i parenti della moglie all'aeroporto? «Autista: la macchina!». Voleva vedere la partita di calcio Padania-Tibet? «Autista: la macchina!». Era invitato a pranzo dei suoceri? «Autista: la macchina!»."

Tutte le mosse successive, dimissioni dalle cariche istituzionali e dal partito, sono più che corrette non c'è dubbio, fatto sta che comunque anche la Lega Nord, prima di criticare gli altri sarebbe meglio guardasse a casa sua, dove giustamente è padrona, e sopratutto imparasse a diventare un partito di governo in tutte le sedi (nazionale, regionale, provinciale e comunale) e a prendere le proprie responsabilità su decisioni concrete... ma questo è un'altro discorso.

"Ad andare con lo zoppo, si impara a zoppicare"

Cari concittadini riprendiamoci la politica non delegando ma partecipando!...
Altimenti queste cose non avranno mai fine e chi ci rimette è sempre "pantalon".

giovedì 2 settembre 2010

Congresso di circolo e provinciale del Partito Democratico


Circolo di Prata di Pordenone

venerdì 17 settembre 2010, dalle ore 20:00 alle ore 23:00
presso la Torre Civica in Piazza Wanda Meyer

presentazione delle candidature a segretario di circolo,
del direttivo e
dei delegati provinciali,

al quale seguiranno un dibattito e la votazione

(il seggio sarà aperto dalle ore 21:00 alle ore 23:00)




INCONTRO CON I CANDIDATI





Caro democratico/cara democratica,

il percorso del nostro partito prevede delle tappe importanti come quella del congresso per l’elezione dei segretari di circolo e dei segretari provinciali.


Al fine di arrivare al voto in modo che tutti possano esprimere i contenuti della loro proposta abbiamo organizzato un incontro preparatorio aperto a tutti gli iscritti per

lunedì 6 settembre 2010 alle ore 21:00

presso la canonica di Prata in via Roma con la presenza dei candidati a segretario di circolo e alla segreteria provinciale: Antonio Ius, Renzo Liva e Michele Padovese.

La rivoluzione (ciò che vorrei da elettore)

... La rivoluzione, ci vuole. Una rivoluzione che riguardi prima di tutto noi stessi. E vuol dire che noi dobbiamo fare proprio il contrario di così. I giornali si aspettano che noi ci mettiamo a discutere anzi, a litigare sul sistema elettorale? E noi non lo facciamo. E presentiamo le nostre proposte per i precari. Gli addetti ai lavori ci interrogano circa la migliore leadership di un eventuale governo tecnico che ci sappia traghettare verso le prossime elezioni? E noi rispondiamo che abbiamo un'idea per il fisco e per la lotta all'evasione. Tutti si chiedono chi si candiderà alle primarie? E noi, dal momento che tra l'altro si sono già candidati proprio tutti alle primarie, rispondiamo che abbiamo da fare, perché riaprono le scuole. Qualcuno ci cita l'ennesima dichiarazione di Bocchino (che ormai dichiara anche nel sonno)? E noi rispondiamo, sereni, che ci vuole una nuova politica estera, perché questa cosa di Gheddafi è avvilente...

...La rivoluzione deve partire dalle cose che vanno peggio, proprio perché ci sono ampi margini di miglioramento. Ti entra in casa un idraulico. Chiedigli la ricevuta, perché potrai scaricarla dalle tasse. E se facciamo pagare le tasse, poi, anziché creare un tesoretto e discuterne con Diliberto (che è tornato, anche lui), automaticamente le restituiamo a chi le tasse le ha sempre pagate e a chi si
impegna a investire per davvero...

... Una rivoluzione italiana, che parta da dove siamo deboli e incerti. E rompa lo schema della dannata comunicazione di B. Una forma di disobbedienza verso i luoghi comuni e i proverbi che ci accompagnano come fossero mantra. «Non siamo mica qui a pettinare le bambole», «non mettere il carro davanti ai buoi», «non accettiamo lezioni da nessuno». I proverbi, come le cose, si possono cambiare. E la sinistra l'hanno inventata, secoli fa, proprio per cambiare le frasi fatte. Che sono, appunto, da farsi, di nuovo, per rimettere a posto le parole. E le cose.

(Giuseppe Civati)