giovedì 24 marzo 2011

Polveri sottili, tanti sforamenti a Prata

È Prata il comune più inquinato in provincia di Pordenone. Lo dicono le centraline dell'Arpa che hanno denunciato, in particolare, lo sforamento delle particelle sospese di polveri sottili. In seguito all'acquisizione, elaborazione e all'analisi dei valori rilevati dalle stazioni di monitoraggio della rete di riferimento regionale, Prata è risultata la maglia nera dell'inquinamento dell'aria, rossa se vogliamo ripetere il grado di allarme da tabella dell'Arpa. Tuttavia, non essendo un comune del conurbamento, l'amministrazione civica di Prata non è obbligata ad assumere provvedimenti di limitazioni del traffico o delle centrali inquinanti. La centralina dell'Arpa è posta sulla provinciale Opitergina (la seconda arteria più trafficata dell'intera regione dopo la statale Pontebbana) nelle vicinanze dell'ex distretto sanitario. La segnalazione non sembra preoccupare più di tanto la giunta comunale, sebbene Prata goda della certificazione Emas. «L'Emas ci obbliga a monitorare lo stato dell'aria, non a intervenire - precisa l'assessore comunale all'Ambiente Attilio Diana -. In realtà stiamo valutando le cause di questi sforamenti. Siamo perplessi dal momento che a Prata non esiste una progressione storica nell'inquinamento. Non vorremmo che si trattasse semplicemente di una scorretta taratura della centralina, come in passato è già avvenuto in comuni limitrofi dove all'improvviso si erano registrati dati anomali. Una causa eclatante per giustificare il fenomeno non l'abbiamo ancora trovata». Ha le idee più chiare il Partito democratico, che della cura dell'ambiente a Prata ha sempre fatto un cavallo di battaglia. «L'Arpa, dopo avere scoperto il dato, dovrebbe concentrarsi sulle sue cause - indica il segretario Moreno Puiatti -. Alcune aziende godono di permessi per bruciare gli scarti di lavorazione ed è uso comune bruciare truciolati anche da parte di privati cittadini. Non cambiare abitudini è nocivo per tutti quando, invece, con piccoli accorgimenti si potrebbero almeno limitare i problemi». Giacinto Bevilacqua

Messaggero Veneto - 23 marzo 2011

martedì 15 marzo 2011

Smog record a Prata, ma il piano non c’è

Prata di Pordenone capoluogo dello smog nella Destra Tagliamento. Il record negativo è certificato dalla centralina dell’Arpa che ha segnato, dal primo gennaio al 10 marzo, 36 sforamenti nel livello delle polveri sottili, attivando quella che la normativa chiama soglia di attenzione per la quale dovrebbero essere presi provvedimenti più significativi sul fronte del contenimento dell’inquinamento. In realta Prata non è un comune del conurbamento e quindi, in base alla normativa attualmente in vigore, non è obbligata ad assumere alcun provvedimento di limitazione del traffico e delle centrali inquinanti.
Un paradosso che non a caso la prossima legge intende modificare assumendo misure che valgono per l’intera pianura pordenonese, a partire dagli interventi mirati sulle aziende più inquinanti per finire con le limitazioni all’uso dei caminetti e delle stufe a legna.
Il dato di Prata, peraltro, è solo la punta di un iceberg: a Pordenone si sono registrati 29 sforamenti nei livelli degli inquinanti; a Porcia 34; a Sacile 33.
Oggi, nonostante che anche venerdì i dati siano stati elevati (in viale Marconi 110 microgrammi per metro cubo di Pm10, a Porcia 101, a Sacile 85) non verrà assunto alcun provvedimento di limitazione del traffico in quanto le previsioni meteo dell’Arpa prevedono piogge che dovrebbero proseguire fino a lunedì mattina, per poi riprendere il giorno dopo. Insomma un quadro meteo che favorirà la ripulitura dell’aria.


Messaggero Veneto 3 marzo 2011 —   pagina 02   sezione: Pordenone

sabato 12 marzo 2011

Addio al “maestro” Nilo Pujatti

Già sindaco di Prata di Pordenone, Pujatti era figura molto conosciuta, soprattutto per la lunga carriera di insegnante attraverso la quale si fece stimare a tal punto che, laureato in agraria e sindaco, era da tutti appellato come “maestro”. Si è spento martedì sera all’età di 90 anni. Durante la seconda guerra mondiale, Pujatti vi aveva preso parte come ufficiale dell’aeronautica. L’8 settembre 1943, la notizia dell’armistizio lo raggiunse in Toscana. Rincasato, entrò successivamente a far parte della brigata partigiana Osoppo. Ai tempi della costituzione della brigata unificata “Ippolito Nievo B” fu poi comandante partigiano per la zona di Prata e Brugnera alle dirette dipendenze del maggiore Franco Martelli, futura medaglia d’oro al valor militare. Finita la guerra, insegnò come maestro elementare in vari plessi sino al 1951, quando, già conseguito il diploma magistrale, si laureò in Agraria all’Università di Pisa. Da allora iniziò la pluriennale attività di insegnante alle scuole medie di Prata e, contemporaneamente, quella di agronomo. Arrivò a diventare presidente dell’Ordine degli agronomi della provincia di Pordenone, nonchè membro delle sezioni specializzate agrarie del Tribunale di Pordenone. Attivista nella Democrazia cristiana, fu sindaco di Prata dal 1964 al 1975, regista dello sviluppo della zona del mobile e della ricostruzione dopo le rovinose alluvioni del 1965 e 1966 e, insieme al senatore Gustavo Montini, allora sindaco di Pordenone, “padre” della strada provinciale Pordenone-Oderzo. Ritiratosi dalla politica nel 1980, viveva nella frazione di Prata di Sopra.
Messaggero Veneto 10.03.2011