martedì 15 marzo 2011

Smog record a Prata, ma il piano non c’è

Prata di Pordenone capoluogo dello smog nella Destra Tagliamento. Il record negativo è certificato dalla centralina dell’Arpa che ha segnato, dal primo gennaio al 10 marzo, 36 sforamenti nel livello delle polveri sottili, attivando quella che la normativa chiama soglia di attenzione per la quale dovrebbero essere presi provvedimenti più significativi sul fronte del contenimento dell’inquinamento. In realta Prata non è un comune del conurbamento e quindi, in base alla normativa attualmente in vigore, non è obbligata ad assumere alcun provvedimento di limitazione del traffico e delle centrali inquinanti.
Un paradosso che non a caso la prossima legge intende modificare assumendo misure che valgono per l’intera pianura pordenonese, a partire dagli interventi mirati sulle aziende più inquinanti per finire con le limitazioni all’uso dei caminetti e delle stufe a legna.
Il dato di Prata, peraltro, è solo la punta di un iceberg: a Pordenone si sono registrati 29 sforamenti nei livelli degli inquinanti; a Porcia 34; a Sacile 33.
Oggi, nonostante che anche venerdì i dati siano stati elevati (in viale Marconi 110 microgrammi per metro cubo di Pm10, a Porcia 101, a Sacile 85) non verrà assunto alcun provvedimento di limitazione del traffico in quanto le previsioni meteo dell’Arpa prevedono piogge che dovrebbero proseguire fino a lunedì mattina, per poi riprendere il giorno dopo. Insomma un quadro meteo che favorirà la ripulitura dell’aria.


Messaggero Veneto 3 marzo 2011 —   pagina 02   sezione: Pordenone

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