domenica 1 maggio 2011

Palasport, Cereser: giunta non avvisata dei problemi in atto

ENNESIMO BATTIBECCO DELLA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE

PRATA «Il sindaco era a conoscenza del problema da ottobre ma non ha mai avvisato la giunta». Sono parole pesanti come pietre quelle lanciate dall'assessore comunale Gianni Cereser in consiglio l'altra sera. Come previsto, la seduta si è accesa contestualmente all'interrogazione presentata da Simone Giacomet e Dorino Favot del gruppo Giovani idee in comune sulla questione palasport. Incalzato dal capogruppo Giacomet,che protestava per l'aumento di spesa di 217 mila euro e reclamava l'individuazione di un preciso responsabile, il sindaco ha tagliato corto. «Assistiamo a un pesante aumento della spesa a causa dell'errato calcolo dei progettisti - ha attaccato Giacomet -. Dopo avere investito complessivamente circa 250 mila euro fra periti e professionisti affinché il palazzetto dello sport risultasse conforme, al momento della costruzione la ditta si accorge che il terreno non va bene per sostenere le fondamenta. Di chi è la responsabilità? Com'è possibile che, dopo avere consegnato i lavori a ottobre, ad aprile si richieda una variante così sostanziale?». «Il direttore dei lavori, con motivazioni ampiamente esposte in giunta comunale, si è assunto la responsabilità di effettuare una serie di lavori resisi necessari all'avvio dell'opera» ha giustificato il sindaco. A quel punto, però, i malumori in giunta hanno rotto gli argini. Il primo a straripare è stato Cereser. «Noi assessori abbiamo dovuto attendere 5 mesi per conoscere il problema - ha attaccato -. Sono uscito dalla giunta perché chiedevo di capire chi avesse sbagliato e a chi chiedere il rimborso del danno. Approvare la variante 8 giorni dopo non avrebbe cambiato niente ma sarebbe servita a capire meglio la situazione». Non si è trattenuta nemmeno Nadia Pigozzi, il secondo assessore che non ha votato la variante in giunta. «Signor sindaco, non siamo degli incoscienti - ha protestato l'esponente dell'Udc-. Non abbiamo votato perché il caso andava approfondito in maniera più seria». Ha scelto il silenzio, invece, il terzo assessore ribelle, Marzio Maccan, che ha rinviato la resa dei conti a un imminente confronto con il sindaco sulle deleghe ai lavori pubblici. (g.b.) Messaggero Veneto 30 aprile 2011


ECCO IL TESTO DELLA DELIBERA DI GIUNTA DEL 15/04 IN CUI CERESER, MACCAN E PIGOZZI ESCONO DALLA SALA    GC_54-2011.pdf

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