Sistemazione di via Roma, apertura dell’ufficio postale del capoluogo, riduzione delle tariffe scolastiche, aumento dei vigili urbani, verifica dell’approdo sul Meduna, controllo delle idrovore. Sono questi i sei impegni che il Partito democratico assegna all’amministrazione comunale. «Ultimamente nella politica di Prata si parla soltanto di grandi opere come le scuole di Villanova, lo stadio e il palasport – sostengono i Democratici –, ma amministrare un Comune significa anche prendersi carico di cose minori». Eccole, una per una. Sistemazione del porfido e dei marciapiedi di via Roma: «Va presa in considerazione l’asfaltatura della strada. Non trattandosi di zona pedonalizzata, il manto stradale non regge alle sollecitazioni del traffico automobilistico. La pietra usata per i marciapiedi va sostituita essendosi rivelata friabile sia in via Roma sia a Prata di Sopra». L’ufficio postale: “E’ aperto soltanto al mattino, come fossimo un paesino di montagna. Altre amministrazioni comunali interpellano Poste italiane quando il servizio provoca disagi agli utenti». Per ridurre le tariffe su mense e trasporti scolastici «va usato l’avanzo di bilancio, magari assegnando meno denaro agli studi di fattibilità su progetti che difficilmente si realizzeranno». I vigili urbani: «Sono ancora troppo pochi. Capita che durante i funerali non ci sia nessuno, neppure i volontari, a presidiare l’attraversamento della Pordenone-Oderzo». L’approdo sul Meduna: «Che fine ha fatto? Inutilizzato e spesso inagibile, dopo una spesa di 100 mila euro, 73 mila come contributo regionale e 27 mila da fondi propri del Comune». Le idrovore: «Vanno verificate e controllate come gli scarichi sul territorio, visti i disguidi che si sono avuti con gli allagamenti di inizio novembre. Nonostante l’eccezionalità dell’evento e l’impegno straordinario dei volontari della Protezione civile si sarebbe potuta evitare una parte dei danni». (g.b.)
Messaggero Veneto — 05 dicembre 2010 pagina 11 sezione: PORDENONE
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