mercoledì 20 aprile 2011

Oggi a Prata il primo corteo di protesta nella storia del polo mobiliero

"Uno sciopero che coinvolge quattro aziende di uno dei "colossi" storici del settore del legno-arredo, il Gruppo Florida. Con tanto di punto di concentramento di tutti i lavoratori (i dipendenti dell’azienda di Budoia arriveranno in pullman) nella piazza Mayer di Prata. Seguirà un corteo lungo il tratto di strada, circa un chilometro e mezzo, che unisce il centro della cittadina alla sede del Gruppo Florida, in via Gabbana. La manifestazione di oggi rischia di passare agli annali della storia del distretto del mobile: con queste modalità (e con le previsioni di partecipazione) è la prima volta che i lavoratori di un settore tradizionalmente poco sindacalizzato si mobilitano. Il concentramento in piazza, a Prata, è previsto per le 9.30. Il corteo partirà verso le 10. Davanti allo stabilimento dell’impresa ci sarà un’assemblea con gli interventi dei dirigenti sindacali del settore.
      La giornata di sciopero (decisa per portare i riflettori sulla gravità della situazione non solo del gruppo societario finito in una pesante crisi dalla quale sta cercando di uscire con la strada del concordato) proseguirà poi nel pomeriggio: alle 14.30 è prevista infatti la visita del vescovo Giuseppe Pellegrini insediato da pochi giorni alla guida della Diocesi. Per il vescovo - che ha chiesto di poter incontrare le maestranze e la proprietà aziendale dopo essere venuto a conoscenza della difficile situazione - si tratta del primo incontro pubblico con il mondo del lavoro.
      Ma a dare il senso della gravità della situazione nel distretto del mobile è anche l’incontro che una ventina di piccole imprese ha tenuto ieri nella sede di Unindustria a Pordenone. Un incontro spontaneo - a Unindustria è stata chiesta la disponibilità della sede e delle strutture - che le aziende che operano nella subfornitura (molte lavorano solo per il Gruppo Florida) hanno voluto per cercare di fare il punto di una situazione che potrebbe comportare una ricaduta produttiva e occupazionale molto pesante e diffusa sul territorio. Le piccole aziende fornitrici sono fortemente preoccupate di quello che potrebbe accadere nel caso in cui il colosso Florida non dovesse più avere bisogno del loro apporto. Oltre alla ventina di realtà pordenonesi dell’indotto ve ne sono altrettante sul fronte veneto del distretto: la crisi occupazionale che potrebbe aprirsi equivale a quella degli oltre 400 addetti diretti del gruppo. Se a questo si aggiunge la situazione di difficoltà della Verardo di Brugnera (e al suo indotto) il numero di posti di lavoro a rischio si avvicina al migliaio. (20/04/2011)"




"Distretto del mobile in ginocchio. Scatta l'appello degli imprenditori alle associazioni di categoria e al mondo politico: «Aiutateci». Tra le prime iniziative in programma, la creazione di un'associazione per dare voce a tutti gli imprenditori stretti dalla morsa della crisi.
      «Quando chiudono aziende con quattrocento dipendenti dobbiamo pensare che quella è solo la punta dell'iceberg - spiega l'imprenditore di Gaiarine Angelo Busetto che si fa portavoce dei colleghi -. In realtà ci sono centinaia di famiglie che rimangono senza soldi. Parlo delle piccole e medie aziende che collaborano con le realtà più grandi e di cui nessuno parla». Dopo la sospensione delle attività dell'azienda Verardo di Tamai di Brugnera con i suoi 103 dipendenti e le difficoltà del gruppo Florida di Prata di Pordenone con i suoi 409 lavoratori, a pioggia tremano anche tutte le piccole aziende che collaborano con la «casa madre». (19/04/2011)"





Il gazzettino

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